giovedì 28 giugno 2012

Ristruttura la tua casa spendendo la meta' - Bonus fiscale del 50%


Con il decreto sviluppo varato dal governo aumentano le detrazioni per le spese effettuate per la ristrutturazione dell’abitazione. La detrazione Irpef sale al 50% e l'importo massimo delle spese è pari a 96mila euro fino al 30 giugno 2013. Si applica per la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico, compresi gli impianti a fonti rinnovabili e anche se non vengono fatte opere edilizie. Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2012 la detrazione Irpef/Ires del 55% per il risparmio energetico prosegue con le regole precedenti senza modifiche, sia per i lavori agevolati, sia per i tetti di spesa.
La possibilità di detrarre dall’Irpef il 50% della spesa sostenuta per la riqualificazione energetica dell’involucro degli edifici equivale a uno sconto netto sul costo dell’intervento. I vantaggi si sommano ai risparmi sulle spese energetiche future e al maggior comfort abitativo, che varia in funzione delle tecniche e dei materiali isolanti.
Interventi detraibili
Potrete detrarre dall’IRPEF costi fino a 96.000 Euro per lavori d’isolamento termico inerenti a:
  • Pareti esterne 
  • Tetti e Coperture 
  • Pavimenti e Portici 
  • Pareti e soffitti acustici

giovedì 21 giugno 2012

La certificazione per edifici a energia quasi zero

articolo di Azero 








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martedì 12 giugno 2012

Riqualificare in sicurezza


Spesso si sente dire che costerebbe molto meno mettere in sicurezza gli edifici piuttosto che ripararli dopo un terremoto. Analogamente nel campo del risparmio energetico si spenderebbe molto meno nel tempo riqualificando gli edifici piuttosto che lasciandoli senza coibentazione e spendendo sempre di più in bollette. Un approccio corretto alla riqualificazione dovrebbe secondo me portare a considerare un intervento che porti ad un aumento della coibentazione ma anche ad una verifica delle strutture. Sempre rifacendosi al recente terremoto si è visto ad esempio come troppi tetti pieni di fotovoltaico siano crollati perché il capannone era tutto tranne che antisismico. Se si confronta il costo del fotovoltaico con quanto sarebbe probabilmente servito a connettere correttamente i vari elementi strutturali solo appoggiati si capisce quanto sia stata antieconomica la scelta fatta. La natura interviene ancora una volta per dare i suoi insegnamenti e sta a noi ascoltarli e metterli in pratica: non si può più pensare di coibentare un edificio (o riempirlo di fotovoltaico) senza fare anche una verifica strutturale e senza semmai se necessario introdurre almeno dei semplici elementi quali le catene (ad esempio per edifici in muratura) o giunzioni di elementi prefabbricati semplicemente appoggiati. Gli edifici progettati con le attuali normative sono estremamente sicuri e consumano pochissimo ma tali normative sono entrate a pieno regime da pochi anni, tutto il resto è poco sicuro e consuma molto. La crisi poi ha portato e porterà a costruire sempre meno nuovi edifici. Quindi la riqualificazione (eventualmente tramite demolizione e ricostruzione) è la fondamentale sfida che aspetta i tecnici italiani, si spera aiutati da opportune norme e incentivi. Oggi più che mai i tecnici devono avere la funzione di spiegare l’importanza della messa in sicurezza strutturale degli edifici (o almeno della loro verifica) specialmente nel momento in cui si prende in esame una riqualificazione energetica, magari spinti dal continuo aumento dei costi energetici o dagli incentivi quali ad esempio il 55%. Infatti le bollette in aumento sospingono le persone a porsi la problematica dei consumi. Purtroppo gli eventi sismici danno molte meno avvisaglie e quando si manifestano è troppo tardi per pensare alla messa in sicurezza. Bisogna pensarci prima.






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